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NATURA ESTATE

Alla scoperta dell’affascinante natura dell’Alto Adige

Escursione lungo il ruscello sul sentiero Kreuzweg. Relax e vitalità in riva al fiume.

Il piacevole gorgoglio del rio Lasanca è un toccasana per l’anima. Partendo dall’Hotel Rosental nel centro paese seguiamo la strada in direzione sud fino alla prima stazione del sentiero Kreuzweg. Le stazioni successive si trovano in riva al rio Lasanca. Seguendo il corso dell’acqua, proseguiamo su un ameno sentiero che conduce al laghetto di pesca e, più avanti, ad un parco giochi (geologico – acqua e sassi). Fiancheggiando la zona sportiva, l’itinerario continua poi fino alla chiesa di S. Nicolò nella frazione di Pezzè. La graziosa chiesa, costruita presumibilmente sul luogo di un antico santuario pagano, ospita al suo interno una “sorgente sacra”. Arrivati fin qui, il sentiero ci conduce nel bosco sul lato opposto del fiume e ci riporta in paese. Chi si incammina su questo sentiero, si ritroverà avvolto dall’atmosfera piacevolmente rilassante del corso d’acqua. Il gorgoglio del fiume calma il corpo e la mente e ci invita a fonderci in armonia con il paesaggio.

Piacevole escursione attraverso il profumato bosco di Luson per tutta la famiglia.

Con il suo profumo caratteristico, il bosco di cirmoli ci invita a scoprire e a godere di un paesaggio davvero unico. L’Itinerario dei cirmoli ha inizio presso il punto di ristoro Kalkofen (lett. fornace di calce, 1710 m) nella parte sommitale della Valle di Luson. La vecchia fornace di calce, restaurata diversi anni fa, ricorda i tempi in cui la produzione di calce costituiva un’importante fonte di reddito per gli abitanti della valle. Lungo il vasto greto del rio Lasanca, riempito di rocce dolomitiche, il sentiero passa per Gunggan e ci porta più avanti alla malga Unterpiskoialm (piccolo zoo di montagna). Da qui proseguiamo fino al rifugio Halslhütte per salire poi verso i rifugi Enzianhütte o Schatzerhütte. Ritornando sulla vecchia strada alpestre, attraversiamo i profumati boschi di cirmoli che ci invitano ad una sosta contemplativa. Passando per i prati di Rungatsch, ritorniamo alla fornace di calce e terminiamo la nostra escursione con una squisita merenda.

Itinerario storico-culturale di Luson – a tu per tu con la storia e la cultura locale.

A Luson non è affatto difficile imbattersi in testimonianze culturali e luoghi storici. Partendo dal piazzale del paese, superata la chiesa parrocchiale di S. Giorgio, seguiamo il corso del rio Gfasebach per raggiungere il parco giochi e i campi da tennis nonché, più avanti, il laghetto naturale. Seguendo sempre il corso del torrente, superiamo il Bar Luson e lo storico maso Mairhof per raggiungere il rio Lasanca e portarci sul versante opposto del monte e in riva al rio Casera. Subito dopo il ponte imbocchiamo l’itinerario naturalistico a destra. Quest’ultimo ci conduce al molino Strickermühle. Qui, ai margini del rio Casera, troviamo l’odierna zona artigianale che un tempo usava l’acqua del torrente quale fonte di energia. Passando per l’officina del fabbro, il molino e la vecchia segheria, il sentiero attraversa il ponte superiore e riconduce in paese.

Le paludi alpestri – biotopi di rara bellezza nel cuore del paesaggio alpino.

Le paludi alpestri costituiscono l’habitat naturale di una moltitudine di piante e animali protetti. Da Luson, in macchina, seguiamo la strada di montagna che conduce all’albergo Tulper (1627 m). L’itinerario parte proprio dall’albergo e si snoda prima per il bosco (segnavia 14, direzione ovest), poi per un breve tratto di strada asfaltata fino al maso Wieserhof e, più avanti, al maso Gschlorerhof. Da qui l’itinerario prosegue su terreno boschivo e attraversa i piani alpestri che in direzione nord portano al rifugio Ronerhütte (1832 m). Dal rifugio proseguiamo verso est imboccando il vecchio sentiero alpestre che porta alla cappelletta Pianer Kreuz (segnavia 2). Superando alcune malghe, proseguiamo sulla strada alpestre che ci regala vedute mozzafiato sul paesaggio e conduce a due rifugi di malga: il rifugio Rastnerhütte (1931 m) a sinistra e il rifugio Starkenfeldhütte (1936 m) dritto davanti a noi. Dopo una meritata sosta imbocchiamo nuovamente il sentiero alpestre fino ad un bivio (capanna sulla destra). In discesa passiamo per la palude alpestre (segnavia 3) e seguiamo il sentiero che ci riporta al punto di partenza presso l’albergo Tulper.
Variante Tulper > Ronerhütte > Oberhauserhütte > maso Villpeder> Tulper Inizialmente seguiamo il percorso descritto sopra fino al rifugio Ronerhütte. Arrivati al rifugio, ci dirigiamo verso ovest seguendo un breve tratto della strada alpestre e poi l’antica via Confinweg che a sinistra fra prati di malga e boschi conduce in lieve discesa al rifugio Oberhauserhütte. Da qui scendiamo al maso Villpeder (chiesetta di pellegrinaggio) e proseguiamo sulla strada che porta al maso Gschlorerhof. Seguendo il sentiero già noto ritorniamo al punto di partenza.
Consiglio: L’altopiano delle Alpi di Rodengo e di Luson è comodamente raggiungibile anche con il passeggino dai parcheggi Heroler (1640 m) o Zumis (1735 m). Il sentiero alpestre da Zumis a Starkenfeld è segnalato anche come itinerario di Nordic Walking (percorso Alpe di Rodengo 11,3 km). A chi è abituato alla camminata in montagna, consigliamo la salita in cima al Giogo d’Asta (2184 m).

Escursione nel parco naturale ai piedi del Sasso Putia – nel regno delle Dolomiti.

12 km di tragitto in macchina collegano Luson con il Passo Erbe (1998 m). Da qui seguiamo il sentiero per i prati alpestri (segnavia 8A) che in direzione sud porta al Munt de Fornela (2080 m). Camminando in direzione est a ridosso del Sasso Putia arriviamo al rifugio Ütja de Göma (2015 m). Abbagliati dal fascino delle ripide pareti dolomitiche, ritorniamo al punto di partenza seguendo lo stesso percorso dell’andata.
Alternativa: attraverso il Passo Göma all’Ütja Vaciara (stessa via di ritorno)

Giro dei masi di montagna - l’itinerario che porta alle viti

Piacevole escursione sulle antiche vie di collegamento fra i masi fino alla mescita Niederst. Nonostante la posizione in quota, un clima privilegiato favorisce la coltivazione di asparagi e vino nei campi del maso Niederst che vizia i suoi ospiti con pietanze biologiche. Dal laghetto naturale (oppure dall’albergo Lüsnerhof via Gedrarz e Plaseller) proseguiamo fino al maso Oberburgerhof camminando tra prati e boschi e passando per masi e canaloni. Superato il maso Kreuzplon, abbandoniamo la strada asfaltata e saliamo su un sentiero campestre che a destra ci porta alla cappelletta Kreuzstöckl (984 m), eretta nel 1676 in segno di gratitudine per il ritrovamento di due bambini dispersi da ben 14 giorni. Prima per il sentiero, poi per la strada d’accesso scendiamo verso la mescita Niederst (821 m). Per il ritorno a Luson camminiamo lungo la strada d’accesso e la strada principale oppure optiamo per la navetta.